Una lettura di Antonella Sbrilli
Appena finito di leggere il libro di Valentina Tanni (Conversazioni con la macchina. Il dialogo dell’arte con le intelligenze artificiali, Tlon 2025), sono andata a cercare “conversazione” nel vocabolario Treccani, trovando un elenco di significati legati al dialogo e al discorso, di sfumature che toccano concetti come familiarità, pratica, dimestichezza; di richiami artistici (le sacre conversazioni e i conversation piece); di occorrenze letterarie, fra cui il rimando alla prima delle Operette morali di Giacomo Leopardi (Storia del genere umano). Ciò che risalta, all’inizio della voce Treccani, è la derivazione della parola dal latino conversatio: “il trovarsi insieme”, che implica una sfera di situazioni fondate sulla relazione. E proprio di tipologie di relazione, di forme di reciproca dimestichezza fra persone e macchine, fra agenti umani e intelligenze artificiali, tratta il libro di Valentina Tanni.