Archivio

da leggere e vedere

Dialogare con i Large Language Models. Guida alla scrittura del prompt è un libro che affronta il complesso fenomeno della scrittura del prompt per dialogare con i LLM, offrendo una guida pratica per la loro formulazione soprattutto in ambito umanistico. L’autore è Paolo De Gasperis, da anni impegnato nella diffusione della cultura digitale nel mondo storico-artistico e museale.

Per Saperne Di Più

La salute può essere letta come un sistema adattativo complesso, dove persone, professionisti e contesti interagiscono in modo dinamico e spesso imprevedibile. La medicina moderna, pur sempre più efficace, fatica però a mantenere relazioni di cura significative e personalizzate.
L’intelligenza artificiale può rappresentare un’opportunità per affrontare questa complessità,   ma anche un rischio, se utilizzata come semplice sostituto dei professionisti.
Il gruppo di studio “Complessità, salute, relazioni di cura e AI” nasce per esplorare questo equilibrio: come la tecnologia possa diventare alleata evolutiva della relazione di cura, favorendo una medicina più consapevole, partecipata e umana.
Uno spazio di confronto aperto a chi desidera contribuire a questa riflessione collettiva.

Per Saperne Di Più

Una lettura di Antonella Sbrilli
Appena finito di leggere il libro di Valentina Tanni (Conversazioni con la macchina. Il dialogo dell’arte con le intelligenze artificiali, Tlon 2025), sono andata a cercare “conversazione” nel vocabolario Treccani, trovando un elenco di significati legati al dialogo e al discorso, di sfumature che toccano concetti come familiarità, pratica, dimestichezza; di richiami artistici (le sacre conversazioni e i conversation piece); di occorrenze letterarie, fra cui il rimando alla prima delle Operette morali di Giacomo Leopardi (Storia del genere umano). Ciò che risalta, all’inizio della voce Treccani, è la derivazione della parola dal latino conversatio: “il trovarsi insieme”, che implica una sfera di situazioni fondate sulla relazione. E proprio di tipologie di relazione, di forme di reciproca dimestichezza fra persone e macchine, fra agenti umani e intelligenze artificiali, tratta il libro di Valentina Tanni.

Per Saperne Di Più

Articolo di Antonella Sbrilli

Come le opere che realizza ed espone, anche l’attività dell’artista Carolina Lombardi sfugge a una cornice e a una didascalia: diplomata all’Accademia di Belle Arti di Roma; diplomata all’Istituto Centrale per il Restauro e attiva nel campo della conservazione di dipinti; autrice e interprete di testi poetici; esperta di ricamo e di merletto; lettrice giudiziosa di filosofia e di scienza; osservatrice della natura; impegnata per l’ambiente e l’assistenza umanitaria; artista visiva
Questo elenco ordinato di competenze e interessi, che rivela l’ampiezza e la consistenza della formazione dell’artista, ne isola però le componenti, mentre la caratteristica profonda dell’opera di Carolina Lombardi è l’interconnessione fra le parti e gli insiemi, sia nel processo di ricerca, sia nelle forme visibili in cui questo si rivela e concretizza.

Per Saperne Di Più

Articolo di Antonella Sbrilli

“Sconvolgiamo la classificazione delle scienze, collochiamo il dipartimento di fisica a fianco di quello di filosofia, la linguistica di fronte alla matematica, la chimica insieme con l’ecologia”, scriveva il filosofo francese Michel Serres una decina di anni fa, sottolineando la necessità di avvicinare, anche topograficamente, campi di studio ritenuti distinti, perché reagissero fra loro, rivelando connessioni, affinità, sviluppi possibili.

Raccogliendo idealmente e creativamente l’invito al reciproco intreccio dei saperi, le curatrici di arte contemporanea Veronica He e Pia Lauro – attive col nome collettivo di dionæa – insieme a sette artisti in risonanza con le riflessioni attuali sulle trasformazioni dei sistemi sociali, hanno organizzato una mostra dal titolo Complessità. sostantivo plurale.

Per Saperne Di Più

Articolo a cura di Massimo Conte*

(prompting + revisione di testi e immagini creati con Bing)

La complessità dei mondi possibili è un tema che coinvolge geopolitica, cultura, epistemologia, formazione ed educazione. In un mondo sempre più interconnesso e in rapida evoluzione, comprendere la complessità dei futuri possibili (intesi come intrecci di traiettorie evolutive di sistemi interconnessi) diventa sempre più cruciale.

In questo articolo esploreremo brevemente la complessità dei mondi possibili attraverso una lente multidisciplinare, analizzando come molteplici punti di vista dei campi di studio già citati possono permettere di comprendere e influenzare i futuri possibili. Inoltre discuteremo di come la formazione può aiutare le persone a comprendere meglio la complessità dei mondi possibili e ad adattarsi alle sfide del futuro.

Per Saperne Di Più

Come è possibile rappresentare i concetti della complessità?

Il Cecan – Centre for the Evaluation of Complexity Across the Nexus, in un progetto coordinato dalla professoressa Joanna Boehnert, ha realizzato il Manifesto “The Visual Representation of Complexity”, in cui sono sintetizzati 16 concetti del pensiero complesso, e per ognuno sono fornite una definizione, degli esempi e una rappresentazione grafica.

Il Complexity Education Project ne ha curato la traduzione in italiano (responsabile della traduzione e localizzazione: Massimo Conte).

 

 

 

Per Saperne Di Più

L’unica regola è che non ci sono regole: Netflix e la cultura della reinvenzione” è un libro di Reed Hastings ed Erin Meyer, pubblicato da Garzanti nel 2020.

Articolo di Massimo Conte

 

Le domande

È possibile eliminare molti dei controlli classici di direzione, ritenuti necessari per gestire una grande organizzazione?

Quali sono i prerequisiti e quali i contrappesi da considerare, per evitare che un approccio manageriale improntato all’autorganizzazione e alla leadership situazionale si trasformi in un catalizzatore di rischi irreversibili?

Cosa significa guidare e agire in un’organizzazione con il contesto e non con il controllo?

Per Saperne Di Più

Le polilogiche della complessità. Metamorfosi della Ragione da Aristotele a Morin”, di Giuseppe Gembillo, è il primo libro presentato al Complexity Literacy Web Meeting del 2022, per la “Biblioteca dei nuovi classici della complessità”.

Articolo di Valerio Eletti

 

Si tratta di un vero e proprio testo di riferimento per chi vuole capire come si collocano i nuovi studi sulla complessità all’interno dello scenario filosofico che si è sviluppato nel mondo occidentale, da Aristotele ad oggi.

Scorrendo il testo, emerge con forza l’efficacia della sua impostazione: una sorta di riepilogo dei passaggi fondamentali della logica occidentale, un “riassunto” delle varie idee e posizioni filosofiche, con una selezione ragionata dei lavori chiave degli autori di riferimento, fino ad arrivare all’attuale transizione introdotta nel pensiero occidentale dagli studi su reti e sistemi complessi. 

Parole chiave: filosofia, logica, linearità, circolarità.

Per Saperne Di Più