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Il Complexity Education Project presenta il Social Complexity Campus, un’iniziativa innovativa con un’offerta modulare composta da più corsi di alta specializzazione, realizzata in partnership con il Center for Business and Society, promosso dalla SAA – School of Management dell’Università di Torino e dalla Fondazione Accademia Maurizio Maggiora.

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Articolo a cura di Massimo Conte*

(prompting + revisione di testi e immagini creati con Bing)

La complessità dei mondi possibili è un tema che coinvolge geopolitica, cultura, epistemologia, formazione ed educazione. In un mondo sempre più interconnesso e in rapida evoluzione, comprendere la complessità dei futuri possibili (intesi come intrecci di traiettorie evolutive di sistemi interconnessi) diventa sempre più cruciale.

In questo articolo esploreremo brevemente la complessità dei mondi possibili attraverso una lente multidisciplinare, analizzando come molteplici punti di vista dei campi di studio già citati possono permettere di comprendere e influenzare i futuri possibili. Inoltre discuteremo di come la formazione può aiutare le persone a comprendere meglio la complessità dei mondi possibili e ad adattarsi alle sfide del futuro.

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Il Complexity Education Project partecipa alla Milano Digital Week 2022, quest’anno dedicata ai “Limiti dello sviluppo”. In particolare, il CEP ha organizzato e prende parte attivamente al web meeting “Complessità e sostenibilità: le nuove competenze soft e i digital open badge” che si tiene venerdì 11 novembre, dalle ore 18 alle 19:30.

Clicca qui per iscriverti al web meeting

L’incontro è organizzato congiuntamente da Fondazione Accademia Maurizio Maggiora – ETS, LabNet – SAA (School of Management dell’Università di Torino) e Complexity Education Project.

Intervengono:

  • Marcello Bogetti, Direttore di SAA LabNET;
  • Massimo Conte, Coordinatore Editoriale del Complexity Education Project;
  • Federico Maggiora, Presidente della Fondazione Accademia Maurizio Maggiora;
  • Gianluca Brambati, Co-founder and Chairman di Humanage.

Modera Ivanno Menso, Fondazione Accademia Maurizio Maggiora.

 

Il dialogo sarà incentrato sulle nuove competenze soft generate dalla “transizione sostenibile o ESG (Environmental, Social and Governance)” come fenomeno attuale e complesso per le organizzazioni for profit e nonprofit, con un approfondimento su come la sostenibilità sia un vero e proprio paradigma complesso che condiziona profondamente l’operatività e il “saper fare” delle persone all’interno delle organizzazioni.

 

Nel dettaglio, saranno affrontati questi aspetti:

  • Quale nuovo paradigma e quali dinamiche si stanno affermando per le imprese e per gli individui alla luce dei nuovi concetti di sostenibilità in un mondo a complessità crescente? Cosa significa certificare le competenze delle persone tramite sistemi digitali affidabili?
  • Quale aspetto della complessità e delle teorie che lo caratterizzano possono essere utilizzate e messe in pratica in questo contesto rispetto alla definizione di competenze o framework/set di competenze? Come integrare il tema della sostenibilità con il pensiero complesso?
  • Le imprese sono messe alla prova dalle sfide poste dalla sostenibilità. Quali sono le sfide in termini organizzativi, di processo e di modelli di business per gli enti del Terzo Settore? 
  • Quali sono le ricadute sulla formazione della forza lavoro esistente e futura? Quali sono le competenze soft sono maggiormente richieste oggi e com’è possibile codificarle?

 

Iscriviti all’evento!

 

Articolo di Massimo Conte

 

Tempo di lettura: 13 minuti

Questo articolo è una versione estesa e ipertestuale dell’intervento effettuato nell’evento “Complessità e sostenibilità. Quali transizioni per il mondo del lavoro?” del Festival della Complessità, organizzato dal Complexity Education Project e dalla Fondazione Accademia Maurizio Maggiora il 29 giugno 2022.

La versione inglese dell’articolo è disponibile a questo link.

 

Complessità o Sostenibilità?

 Esattamente 50 anni fa, nel 1972, venivano pubblicati:

  • l’articolo “More is different” del premio Nobel Philip Warren Anderson (nonché tra i fondatori del Santa Fe Institute), che introduceva la riflessione su come a diversi livelli di scala e complessità emergano proprietà tutte nuove, non deducibili dai livelli precedenti. L’insieme è più della somma delle sue parti: perché spesso presenta proprietà che non appartengono ai singoli elementi del sistema, ma che sono emergenti, collettive;
  • il “Rapporto sui limiti allo sviluppo” del Club di Roma, curato tra gli altri da Donella e Dennis Meadows, in cui si facevano previsioni sulle conseguenze della continua crescita della popolazione sull’ecosistema terrestre e sulla stessa sopravvivenza della specie umana. Negli anni, la simulazione del modello World descritto nel testo originale del 1972 è stata aggiornata più volte. Una delle più recenti è di Brian Hayes, che in questo articolo racconta in dettaglio come l’ha realizzata.

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Giovedì 13 gennaio si è tenuto il nuovo appuntamento del Complexity Literacy Meeting, dal titolo #calcolo #possibilità – Due libri per dialogare di complessità.

L’evento è stato dedicato alla presentazione di libri che parlano di complessità, ed è organizzato dal Complexity Institute in collaborazione con il Complexity Education Project.

 

 

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Giovedì 2 dicembre, dalle 21 alle 22:30, si tiene il terzo appuntamento del Complexity Literacy Meeting 2021, dal titolo #trama #abbraccio – Due libri per dialogare di complessità.

L’evento è dedicato alla presentazione di libri che parlano di complessità, organizzato dal Complexity Institute in collaborazione con il Complexity Education Project.

 

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Diversity and Complexity” di Scott Page, è il secondo libro presentato al Complexity Literacy Web Meeting dell’autunno 2021, per la “Biblioteca dei nuovi classici della complessità”.

Articolo di Massimo Conte

 

Qui la video-recensione, sintesi dell’articolo lungo che segue.

 

 

Le domande

In che modo interagiscono e si influenzano reciprocamente la diversità e la complessità?

Perché la diversità è importante? Che ruolo gioca in un sistema complesso?

Quali sono i meccanismi attraverso cui opera la diversità e può contribuire alla prosperità di un sistema complesso?

 

Il libro di riferimento

Il libro “Diversity and Complexity”, di Scott Page, è stato pubblicato da Princeton University Press per la serie Primers in Complex Systems.

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