Lunedì 3 febbraio 2020 si tiene presso l’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università di Perugia la presentazione del libro “Untangling Complex Systems: a grand challenge for science” di Pier Luigi Gentili, professore di Chimica Fisica presso l’Università di Perugia.
Il Complexity Education Project è partner ufficiale della decima edizione di COSTITUZIONALMENTE – il coraggio di pensare con la propria testa, un ciclo di incontri basati sulla divulgazione della prima parte della Costituzione italiana.
Il 16 gennaio 2020 si tiene la seconda edizione della Scuola della Complessità, dal titolo “Il Volto della Repubblica”, presso l’Aula Tarantelli della Facoltà di Economia dell’Università la Sapienza di Roma.
Nel corso dell’edizione 2019 del Festival della sociologia che si tiene a Narni l’11 e il 12 ottobre 2019, si parla anche di complessità, nel panel “Ripensare l’umano… dare senso alla complessità”. L’incontro, organizzato da Piero Dominici, direttore scientifico del Complexity Education Project, vede la partecipazione di Enrico Caniglia, Derrick De Kerckhove, Valerio Eletti, Bruno Mastroianni, e si svolge nella Sala del Camino di Palazzo Eroli.
Il prossimo 14 settembre 2019 si terrà la terza edizione della 2CO International Design Conference – COmmunicating COmplexity, la conferenza internazionale che mira all’esplorazione delle lingue e all’approfondimento degli studi sulle nuove tecnologie, per rispondere alla necessità di rendere accessibili e comprensibili informazioni complesse tramite il Design.
Cosa accomuna scienza e arte? Come può essere creativa la scienza ed “esatta” l’arte?
Cosa sono incertezza e impredicibilità, e come è possibile e doveroso cercare di ‘gestirle’ nel modo migliore?
Ignazio Licata, fisico teorico, direttore dell’ISEM (Institute for Scientific Methodology) di Palermo, autore del libro “Complessità: un’introduzione semplice” ne ha parlato in questa lunga intervista dal titolo “Complessità: la musica complessa del mondo”.
In che modo le macchine, attraverso algoritmi, possono apprendere dall’esperienza e risolvere problemi non lineari supportando le decisioni umane?
G. Bruno Ronsivalle (professore di Tecnologie informatiche e multimediali all’Università di Verona, amministratore di WeMole, consulente scientifico dell’ABI e dell’Aeronautica Militare, esperto di “cervelli artificiali” basati su Reti Neurali) ne ha parlato lo scorso 19 maggio in “Reti complesse di neuroni e macchine che imparano“, la settima delle 10 lezioni sulla Complessità organizzate nel Maggio 2019 dal Complexity Education Project al Museo MACRO di Roma, all’interno del Festival della Complessità.
Imprevedibilità, incertezza, sfiducia generano fantasmi e paure. Alimentata dai media, la paura diventa visione del mondo.
La paura, se immobilizza, può bloccare e condizionare il ragionamento.
Allo stesso tempo, la paura può essere una risorsa? In che rapporto sono paura e cultura?
Queste sono le domande di partenza della vacanza-studio organizzata dall’associazione Dedalo ’97 (promotore storico del Festival della Complessità con il suo presidente Fulvio Forino), nel week end 13-14-15 settembre a Torre Alfina (Viterbo).
Come possiamo leggere le dinamiche all’interno delle organizzazioni, partendo dai principi della scienza della complessità?
Marinella De Simone (Presidente del Complexity Institute, coordinatrice della Complexity Management School, CEO di Texture società benefit, Formatrice e Consulente) ne ha parlato lo scorso 18 maggio in “Lineare e non lineare“, la quinta delle 10 lezioni sulla Complessità organizzate a Maggio 2019 dal Complexity Education Project al Museo MACRO di Roma, all’interno del Festival della Complessità.
Il sito Strategic Intelligence del World Economic Forum, è un ambizioso progetto nato dalla collaborazione tra numerosi atenei, università e centri di ricerca sparsi in tutto il mondo.
Il duplice obiettivo di questo sforzo congiunto è quello di studiare e catalogare i maggiori fenomeni geopolitici a livello globale (per fare qualche esempio: i cambiamenti climatici, lo sviluppo tecnologico, i consumi energetici, etc.), per poi cercare di “incastrarli” in una fittissima rete di mappe collegate tra loro. Questo consente di comprendere come questi eventi siano interconnessi e si influenzino reciprocamente in modi che, a prima vista, non sono sempre intuitivi.